Il corso è rivolto ai professionisti e studenti di corsi universitari che desiderano approfondire le tematiche inerenti il tema della valutazione della vulnerabilità sismica, ovvero dell’individuazione della massima azione sismica che un edificio esistente può sopportare, e del rischio sismico, che mette in relazione la vulnerabilità con la pericolosità sismica del sito.
Il primo aspetto che viene analizzato è quello relativo ai problemi di cui l’edificio soffre, che ne limitano la capacità sismica. Una corretta diagnosi è infatti un presupposto essenziale per un successivo intervento di miglioramento o adeguamento. Per esaminare la risposta sismica di edifici esistenti occorre, molto più che per la progettazione di nuove strutture, la padronanza delle varie tecniche di analisi, da quella lineare (usualmente adottata nella progettazione) a quella non lineare (che rappresenta lo strumento più idoneo per molte strutture esistenti).
Nel corso si fa riferimento alla normativa italiana (aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni, emanato con il D.M. 17/1/2018; D.M. 28/2/2018 che fornisce le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni esistenti) ed a quella europea (Eurocodice 8, parte 3).
Obiettivo
Lo scopo è fornire ai tecnici le principali conoscenze per comprendere, in modo corretto, il comportamento sismico del patrimonio costruito, al fine di poterne valutare la vulnerabilità sismica e le criticità interconnesse ai danni che le strutture possono subire al verificarsi di un evento sismico.